Se avete l’abitudine di sfruttare le comodità di subversion per seguire i vostri progetti vi sarete sicuramente imbattuti nella necessità di mettere in sicurezza i vostri dati attraverso delle tecniche di backup.
Di seguito mostrerò tre tecniche che ci permettono di raggiungere questo scopo.
Il metodo più semplice è certamente la normale copia delle cartelle, trattando quindi il repository come un normale filesystem.
$ cp -R Repo_dir/ Repo_bck/
Il problema in questa tecnica risiede nel fatto che si sta effettuando una copia su una struttura che potrebbe essere modificata, per evitare questo si dovrebbe disattivare il servizio per il tempo della copia.
Questa non è sicuramente la soluzione che preferisco, il motivo è semplice: esistono delle utility che fanno questo lavoro in maniera migliore 😀
Una delle soluzioni accettabili può essere trovata nell’utilizzo del comando svnadmin con l’opzione dump:
$ svnadmin dump Repo_dir/ > repository.dump
$ svnadmin create Repo_bck/
$ svnadmin load Repo_bck/ < repository.dump
Questa soluzione permette di creare delle copie portatili del repository che può, quindi, essere rilocato su qualsiasi nuova destinazione. Questa soluzione ha però un inconveniente: non permette di salvare i file di configurazione e gli script hooks.
Una soluzione migliore fa utilizzo dell’opzione hotcopy che condensa i vantaggi dei due sistemi precedenti: esegue una copia a caldo, senza la necessità di fermare il server; esegue il backup completo del repository:
$ svnadmin hotcopy Repo_dir/ Repo_bck/
Beh… Buon divertimento.
PS: a detta di tale Raffaele Bendandi oggi dovrebbe esserci un terremoto che distruggerà Roma… è possibile che sia già successo, visto che il post partirà in automatico alle 6!!! Da buon ingegnere non ci credo, ma mi dispiacerebbe lasciare questo mondo senza un saluto 😀 beh guardiamo il lato positivo… se ci rimango io, pure Berlusca farà na brutta fine e l’Italia sarà libera da due stronzi… Io e Lui! Meglio di così. Tanti saluti 😛